domenica 26 dicembre 2010

UNA TRASFUSIONE DÌ SOLDI VECCHIA DÌ CENTOCINQUANTANNI

Se passasse il federalismo fiscale, ci troveremo in un paese totalmente diviso con un nord ancora più ricco e un sud nel baratro.
Tutti i comuni del sud vedrebbero cadere circa il 50 % delle loro risorse tranne città come Olbia in Sardegna, strano proprio la città dell’isola su quale si son concentrati i maggiori investimenti della camorra in questi ultimi anni, strano vero?
Finché in Italia non vi sarà revisione storica sul Risorgimento e sarà fatta verità sull’unione dell’Italia e sul secolo e mezzo di menzogne che hanno spostato tutte le risorse dal meridione al nord, qui il SUD continuerà a essere sempre più umiliato.
Vogliamo la verità basta con le falsità raccontate dai libri scolastici dove si chiama brigantaggio la ribellione del meridione allo sfruttamento di tipo colonialista dei Savoia.
Vogliamo che si scriva che le banche meridionali prima dell’unione avevano un sistema floridissimo, mentre invece, le banche del nord erano stra indebitate, continuavano a produrre denaro cartaceo che non corrispondeva al vero valore posseduto dal governo, ossia non produceva soldi ma carta buona solo per accendere il fuoco. Dall’unione le floride banche del sud si trovarono a dover pagare il debito del Nord, per non bastare la florida economia del sud dovette pagare caro a livello fiscale quel debito che il Nord aveva, se non bastasse questo, la tassazione fiscale finiva sul Meridione, gli introiti migravano sul Settentrione perché nei palazzi di casa Savoia si era deciso di concentrare le fabbriche e gli altri investimenti industriali al nord, in pratica si applicava una trasfusione di denaro dal sud per investirlo al nord.
 La Storia ancora ci racconta che la ribellione del sud fu un atto barbaro di briganti finanziati dalla casa Borbonica, sappiamo bene invece che dietro la ribellione meridionale non vi era solo la spinta borbonica ma anche l’insoddisfazione della popolazione repressa, e delusa dall’Unità che vide lo status delle masse popolari passare dallo sfruttamento borbonico a quello forse anche peggiore dei Savoia.
Il brigantaggio fu una vera e propria guerra civile tra un esercito ben armato e i ceti sociali meridionali oppressi, non possono far passare per briganti le migliaia di persone che si ribellarono all’oppressione, ora i Savoia non sono più al potere ed è ora di rendere una giustizia storica, se questa Lega Nord col federalismo non solo non ci vuole rendere il maltolto, ma ci vorrebbe finire di succhiare il sangue, l’unica risposta all’ennesima angheria sarà la rivoluzione socialista delle masse del sud o dei socialisti del nord che per spirito partigiano non appoggeranno la vostra politica, e non pensate che non possa succedere.
Quarantatré anni fa Rene Barrientos Ortuno decise di fucilare Guevara,con presunzione sostenne di essere stato più sveglio degli Stati Uniti,perché gli STATES non fecero fuori Castro quando ne ebbero l’occasione, lui elimino Guevara convinto di avere risolto il problema. Ora tutti gli stati sudamericani tranne il governo fantoccio di Uribe in Colombia gli altri son tutti socialisti e governati al grido del Chè.
Se questo governo continuerà a essere ostaggio della Lega e a mettere in ginocchio il Meridione, la sommossa popolare potrebbe punire la presunzione leghista, che pensa che il socialismo Italiano sia morto, possono essere deboli i partiti ma voi state facendo rivivere i nostri ideali, e non parlo solo di socialismo di sinistra ma anche di destra. Voi state facendo una politica anticostituzionale che tenta di uccidere l’unione nazionale, la vostra politica non è apologia, è reato vero e proprio.
E non si facciano abbindolare quelli che credono alla storia che tagliano, si stanno tagliando i soldi al sud della mafia, perché ora i soldi della criminalità organizzata si stanno o si sono già spostati verso nord e verso le città che gioveranno da questo federalismo.
Avete iniziato bruciandoci i tricolori ma non ci distruggerete la nostra nazione!Socialisti d’Italia uniamoci!



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