Banca Rasini è da qui che nascono i misteri del venditore di spazzole.
Eh sì il nostro amico un certo venditore di spazzole un giorno si trova baciato dalla fortuna, e smette di vendere spazzole e decide di fare l’imprenditore, i soldi? E si chiaramente per fare l’imprenditore servono i piccioli, e come fare? Lui ci dice che è bastato vendere spazzole e cantare nelle crociere, secondo voi è possibile? Beh contando che per costruire l’inizio del suo impero, il nostro venditore avrebbe dovuto vendere spazzole a tutte le massaie d’Italia, e cantando avrebbe dovuto vincere almeno un paio di dischi di platino per accumulare quel capitale.
Tutti d’accordo queste cose non sono mai successe, a lui non è ma riuscito di fare ste due cose,ci servirebbe una banca per accumulare tutti quei soldi, e proprio da una banca che parte il tutto.
Piazza dei Mercatini a Milano anni 50’ sorge qui la piccola banca Rasini, tanto piccola quanto misteriosa, si sa le cose piccole danno poco nell’occhio,e cosi son passati tanti decenni prima che qualcuno si accorgesse che in quella cantina dei misteri, giravano molti più soldi di quelli che la gente pensava.
Diciamo che la mafia siciliana nel primo dopo guerra decide di fare il salto di qualità, decide che la Sicilia è una zona d’affari ormai piccola per i bisogni di tutti quegli uomini d’onore, e quando oltre alle famiglie d’onore palermitane incominciano a ingolosirsi le famiglie di provincia, si sente un gran fabbisogno di ingrandire il giro d’affari, e ormai la situazione in Sicilia si fa incandescente, le guerre di mafia stanno attirando troppi guardoni, tutto questo sangue sta infastidendo lo stato, qui la mafia capisce che i soldi e meglio farli girare lontano dalla Sicilia, a sto punto per investire al nord serve avere degli enti di fiducia, giudicati molto lontani da quello che si sapeva sulla mafia”le Banche” solo con l’indagine di Giorgio Ambrosoli s’incomincio ad avere sentore che qualcosa di troppo grosso succedeva in quelle stanze,ma Ambrosoli rischiava di scoprire troppo, e cosi viene messo a tacere mandante Michele Sindona, banchiere siciliano tanto abile a fare girare denaro sporco quanto a mettersi nei guai, finisce in manette, e anche qui altri problemi, Sindona sa troppo, e anche per lui c’è un bel caffè al cianuro a garantire il silenzio.
Oramai tra Sindona e Calvi(altro banchiere di fiducia della mafia trovato impiccato a Londra) avevano fatto troppo rumore, e le indagini intorno alle banche incominciano a essere più strette, e qui che si parla per le prime volte di Banca Rasini.
Esattamente nella clamorosa notte di San Valentino, la prima e vera retata antimafia svolta nell’Italia settentrionale, e guardate cosa si scopre Antonio Virgilio figlio di un muratore, Luigi Monti ex venditore di aspirapolveri si trovano a essere padroni di un immenso tesoro, (anche loro baciati dalla fortuna improvvisa come il nostro venditore di spazzole), ma la finanza non ci crede e qui incomincia a scoprire come la mafia investe al nord, le banche ricevono i depositi di denaro sporco dalla mafia e poi lo girano tramite prestiti senza garanzie a degli sconosciuti imprenditori(o almeno sconosciuti ai più) e questi per conto della mafia li reinvestono in affari puliti(per modo di dire), soprattutto nell’edilizia,questi uomini pseudo-sconciuti diventeranno i ponti delle famiglie d’onore per reinvestire i soldi al nord.
Qualcuno di questi ponti viene arrestato qualcuno scompare(anche fisicamente),qualcuno invece assume sempre più potere e si espande.
Voi vi chiederete ora cosa c’entra il nostro venditore di spazzole con questo sistema, vedete il nostro amico aveva un padre che lavorava in banca non come semplice impiegato, ma come dirigente, e sapete in quale banca? Proprio quella li, la Banca Rasini , come la chiama Sindona prima di bersi il suo caffè al cianuro, “la banca della mafia”.
Voi penserete ma dunque vuoi vedere che mister B spazzola d’ora aveva interessi comuni con la Mafia ?? No tranquilli ragazzi lui la mafia la teneva in casa,Vittorio Mangano il suo stalliere di Arcore, non era un semplice picciotto ma era un uomo d’onore tra i più pesanti, faceva capo alla famiglia dei palermitani di Pippò Calò, che era la famiglia alleata ai corleonesi, indovinate tra l’altro chi erano tra i maggiori correntisti della Banca Rasini : Pippò Calò, Bernardo Provenzano, Vittorio Mangano.
In tutti questi anni ne ha percorsa di strada il nostro venditore di spazzole, anche Cosa Nostra ne ha fatta ormai la Sicilia è solo il punto di origine ma gli affari si espandono, gli accordi con imprenditori e politici si stringono sempre più forti, ma arriviamo agli anni 90’ la magistratura incomincia ad arrestare troppa gente e gli amici della DC non riescono più a fermare le leggi antimafia, carcere duro ed ergastoli vengono mal digeriti laggiù in Sicilia, e le mani che si stringevano ora allentano la presa, saltano Falcone e Borsellino, muoiono Salvo Lima e Ignazio Salvo entrambi fronte democristiano, insomma il fronte STATO-MAFIA, si sta lesinando, bisogna cambiare le carte, Riina viene preso e lascia il posto a Provenzano, la DC muore e sorge Forza Italia, e torna la pace e nuove mani tornano a stringersi.
Questa è la scalata di mister B il venditore di spazzole che diventa l’uomo più potente d’Italia.
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