Son giorni che rifletto e parlo con voi oltre che con agenti ed ex agenti di polizia, e con gli esausti studenti, non ho mai azzardato una risposta immediata sui fatti del 14, penso che in certi casi un’attenta riflessione sia dovuta.
Alcuni mi hanno chiesto se ero dalla parte della polizia? Assolutamente non penso ci siano parti in questi casi, mi è sembrato di vedere una lotta tra studenti onesti che difendono il loro lavoro, e poliziotti onesti che per lavoro son costretti a difendere un governo che neanche loro vorrebbero difendere.
Queste non sono mie immaginazioni, è l’attenta analisi delle parole del prefetto Antonio Manganelli rilasciate nella recente intervista pubblicata sull’Unità, il capo della polizia ha posto l’accento sul fatto che ormai gli agenti si trovino sempre più spesso a mettere pezze nelle ormai frequenti falle lasciate dal governo, e aggiunge per’altro in maniera "mal pagata".
Non pensate che le forze dell’ordine vadano molto volentieri a prendersi i colpi dei manifestanti, poi hanno realizzato che come a Roma l’inferiorità numerica possa diventare assai pericolosa.
Io non nego che nella polizia vi siano degli esaltati ma non nego che questi ci siano anche tra gli studenti, e ritengo altrettanto certo che tra di loro non vi siano solo fascisti la polizia non è un corpo come la Folgore , nel corpo della polizia vi è gente normale sia di sinistra che sia di destra.
Il capitolo infiltrati lo ritengo alquanto improbabile, nel corpo della polizia vi siano stati infiltrati mi sembra dura, semmai ritengo, più probabile che degli infiltrati possano venire dai servizi segreti, è sempre una supposizione ma più credibile per chi conosce la storia italiana “Gladio” e gli anni di piombo che tutti sbandierano ci dicono che non sarebbe la prima volta.
Da destra si sventola le brigate rosse stanno ritornando, non sappiamo se questa sia un’analisi loro o una loro minaccia?
Ci piacerebbe sapere dallo stato qualcosa riguardo i collegamenti tra Gladio--Stato--Brigate Rosse--P2.
Poiché quello che Richard Brenneke ex agente della CIA ci ha raccontato non era pura fantasia, giacché i tribunali americani hanno giudicato le prove di Brenneke attendibili e veritiere.
Se non sapete di cosa parlo linkate qui, e scoprite cosa in Italia è proibito far sentire! tant’è vero che i responsabili giornalistici di questo servizio furono colpiti da un edito bulgaro http://www.youtube.com/watch?v=Irm4vZilpiU .
Anche Saviano si dovrebbe guardare bene dall’acclamare pericoli di anni di piombo, quegli anni devono ancora dirci la verità su come si è svolta la storia, questi studenti non hanno alcun legame con allora.
La mia impressione, e non solo la mia, è che la polizia si senta abbandonata da questo stato alla mercé della rivolta popolare, una rivolta culturale matura potrebbe portarci a un dialogo tra forze dell’ordine e manifestanti, non sarebbe la prima volta nella storia, tutte le rivolte popolari che hanno avuto successo son partite da un rapporto tra un popolo logoro in tutte le sue classi comprese quelle militari, qualcuno ricorda che alcuni giorni fa i poliziotti sono andati a protestare davanti alla villa di Arcore, contro quel governo che gli stessi studenti contestano?
Io penso che la polizia, come gli studenti, come gli aquilani, come i giovani senza un futuro e diverse altre classi sociali siano arci –stufi di questo governo, siano anch’essi stanchi di quest’Italia qui, sono soprattutto stremati dall’essere usati come scudi, come fatto da La Russa alla trasmissione Anno zero, dove invece di fare mea culpa e dire "la polizia si è immolata per salvarci dai nostri errori che stremano il nostro popolo”, se la prendeva con i manifestanti, convinto che la gente dimentichi i suoi anni di militanza nella guerriglia fascista, che fece vittime anche tra le forze dell’ordine.
Un muro contro muro tra le classi porta solo a una guerra civile, la collaborazione tra le classi porta l’evoluzione.
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