lunedì 17 gennaio 2011

Realtà capovolte e ipertrofiche bugie.

“Non è un paese libero quello in cui una casta di privilegiati può commettere ogni abuso a danno di altri cittadini senza mai doverne rendere conto”.
Allibratori di tutta Italia, unitevi per scommettere sull’autore di questa affermazione e su quale sia la casta di cui si parla. Vi arricchirete.
Abbiate un’unica accortezza, selezionate i vostri scommettitori solo tra chi reputiate essere dotato di un seppur minimo buon senso e tra i fruitori più o meno regolari di giornali e telegiornali (quelli veri, s’intende, mica i bollettini fotoromanzati pilotati dal noto padrone). Ognuno di essi dirà che l’autore di questa frase potrebbe essere un Niki Vendola, un Antonio Di Pietro, un Marco Travaglio, un Michele Santoro, forse qualcuno ipotizzerà anche un Enzo Biagi o un Indro Montanelli, altri tireranno in ballo Luigi De Magistris o Ilda Boccassini, qualcuno azzarderà anche un Gianfranco Fini. Quanto alla casta cui si riferisce l’affermazione, nessuno avrà dubbi a scommettere sulla classe politica dirigente. Cari allibratori, lasciate che ognuno faccia la sua posta, oggi è il vostro giorno fortunato. Siete ricchi.
Quando le scommesse sono all’apice e ognuno è convinto di aver vinto, svelate l’arcano. Dite pure chi è l’autore di questa affermazione e a chi si riferisce. Con un vero colpo di coda rispetto alle aspettative, l’autore è Silvio Berlusconi, la casta è la magistratura.
I vostri scommettitori a questo punto saranno sbigottiti, grideranno all’imbroglio, vi ingiurieranno, vi accuseranno di essere dei truffatori. Sarà quello il momento in cui potrete sbattere loro sotto il naso il video-messaggio di Silvio Berlusconi rivolto ai “Promotori della libertà” anticipato ieri in un servizio di ‘Studio Aperto’(giusto per restare in tema di bollettini fotoromanzati pilotati da un padrone).
Sbigottimento generale. I vostri scommettitori tornano a casa tristi, li avete presi bene per i fondelli. Ma la presa per i fondelli più grossa l’avranno ricevuta proprio dall’autore della frase.
Un sovvertimento generale del buon senso e della logica ed ecco che il delinquente diventa vittima e chi l’ha incastrato un criminale. Ed ecco che è possibile aggiungere bugie su bugie, inventare persino una nuova compagna, coinvolgere nella propria palese bugia due tra i servitori più fedeli, LaRissa e Lady Santanchè che con fare disinvolto da truffatori professionisti danno per scontata la notizia. Come se tra il Popolo delle Libertà fosse cosa nota che il premier-padrone avesse una relazione stabile da tempo. Una donna dalle grandi doti, si pensa. Figurarsi che ha anche l’abilità di farsi invisibile davanti ai flash dell’uomo più fotografato d’Italia e di travestirsi da stella cometa del presepe alle cene di Natale in cui il suo compagno riunisce la famiglia per il servizio fotografico di uno dei suoi giornaletti da parrucchiere. O forse è una donna così sciatta che nessuno tra le centinaia di ospiti che ha incontrato nelle serate organizzate dal suo compagno, l’ha notata. Così insignificante che nessuna delle ragazze che hanno partecipato alle amabili e pudiche cene (leggasi festini orgiastici) fa il suo nome, nemmeno per un pettegolezzo. Ovvio, magari sono così invidiose che lei abbia fatto breccia nel cuore del Presidente che la ignorano, non le rivolgono nemmeno la parola durante la cena.
O forse il castello di bugie si sta facendo così alto e imponente da divenire insostenibile per le sue stesse fondamenta ed è vicino il momento in cui imploderà lasciando solo un cumulo di macerie polverose.
E sotto quel cumulo, l’Italia. Noi.

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