mercoledì 30 marzo 2011

Miracolo italiano. Come l’unto del Signore salvo il regno incantato dall’uomo nero.



Quanto accaduto oggi a Lampedusa segue gli stilemi tipici delle leggende popolari.

Metti una terra paradisiaca, una specie di ultimo Eden de noantri, un pericoloso uomo nero pronto a depredarla (meglio ancora se migliaia di uomini neri) e un impavido cavaliere errante che compare all’improvviso dal cielo cavalcando un unicorno e con la sua forza e il suo valore riesce a liberare il paradiso dal nemico.
Se ci fosse anche una principessa da salvare, la Disney starebbe già comprando i diritti per il cartone di Natale, ma qui non c’è nessuna principessa: si sono estinte tutte con la favola del cavaliere (sempre lo stesso cavaliere errante) e delle sue mille donzelle.
Questa storia non ha una principessa, e se la ascoltiamo bene forse non è nemmeno una favola, ma solo una triste realtà.
Il regno incantato è l’isola di Lampedusa che, per la sua posizione, è da anni la meta ideale dell’immigrazione clandestina: con l’inizio della bella stagione, al largo dell’isola si avvistano quasi giornalmente barconi carichi di immigrati. La crisi maghrebina ha solo anticipato e decuplicato un fenomeno già esistente. Da gennaio ad ora circa 20000 clandestini sono sbarcati complessivamente sulle coste dell’isola. La particolare gravità della crisi libica ha senza dubbio alimentato questi movimenti.
Al di là delle polemiche (clandestini o richiedenti asilo?), ciò che vale la pena sottolineare è il vuoto delle promesse fatte oggi da Berlusconi.
Perché se bastano 48/60 ore per trasferire i clandestini negli altri centri che ci sono in Italia, si è aspettato che si radunassero 6000 immigrati a fronte di una popolazione di 5000 abitanti e di un centro per sole 850 persone?
Perché si è permesso a degli esseri umani di stare per giorni su una banchina, fino a trovarvi qualche volta la morte?
Perché se il numero delle navi per il trasferimento poteva essere aumentato non è stato fatto prima?
Perché invece di far salire escort e mignotte sugli aerei di stato, non si organizzano dei trasferimenti aerei che riducono i tempi di viaggio a non più di due ore, permettendo così la possibilità di fare più viaggi al giorno?
Perché i lampedusani con i cartelloni con la scritta “Berlusconi, Fora di ball” sono stati fatti allontanare?
Comprare una villa tramite internet quando si è l’uomo più ricco d’Italia non è solo facile demagogia, vuol dire pretendere di poter acquistare con i propri sporchi soldi la dignità delle persone. Ha solo temporeggiato prima per esacerbare gli animi, affinchè poi il suo gesto semplice, scontato e dovuto venisse percepito come straordinario esempio di pragmatismo e capacità.
Questa è una squallida trovata per farsi pubblicità in un momento critico, per rispondere al silenzio in cui lo aveva confinato la crisi libica, per distogliere l’attenzione dalle sue personali magagne (leggasi in quest’ottica l’apparizione odierna della discussione sul processo breve).
È questo che ha fatto Berlusconi oggi, niente di epico, nessun miracolo.
L’unico miracolo è quello che gli evita la galera da vent’anni.
Il resto sono solo chiacchiere e fiabe per bambini.

Rita N.

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